Il museo è sede della collezione Straccini. Testimonianza fedele della civiltà rurale e della cultura artistica marchigiana, costituisce una sorta di ricerca socio-culturale dei luoghi e degli oggetti utilizzati tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. L'allestimento propone le macchine e le piccole utensilerie quotidianamente impiegate dalle genti marchigiane attraverso la ricostruzione di ambienti caratteristici, animati da immagini e suoni. Risultato di un lungo lavoro di ricerca e di conservazione, questo spazio è stato concepito sia come prezioso tentativo di mantenere vivo il ricordo di vecchi mestieri, di usanze e abitudini in parte scomparse, sia come luogo d'incontro, di approfondimento e studio, aperto a collaborazioni progettuali e didattiche.
Il museo, che raccoglie più di mille pezzi, è strutturato secondo quattro differenti percorsi: i luoghi di vita, dove sono stati ricostruiti alcuni ambienti della casa rurale del mezzadro, i luoghi d'incontro, in cui vengono mostrati gli spazi dello svago e del contatto con la realtà sociale, i vecchi mestieri con le botteghe e i luoghi di lavoro degli artigiani e le collezioni, sezioni dedicate alla ceramica, agli oggetti in rame e in ferro